Il recente e tragico suicidio di un nostro collega, avvenuto fra le mura del CPR di via Corelli a Milano, non può e non deve essere strumentale ad un dibattito pubblico sulla mala gestione del fenomeno migratorio. Ci riferiamo al servizio serale di “Striscia la notizia” del 27 febbraio 2023, ove nel corso dell’intervista al sig. Ismail Maher, mediatore culturale per mesi al servizio del centro, sono emerse questioni, anche gravi, sulle modalità di gestione degli ospiti del centro da parte della Società vincitrice di appalto. – continua la nota -Tuttavia, non possiamo permettere che il gesto estremo di un nostro collega e la sua drammatica vicenda personale, che nulla hanno a che fare con la questione CPR, siano strumentalmente accostati per finalità politico sociali.
*MILANO: SAP “NON STRUMENTALIZZARE SUICIDIO COLLEGA IN CPR VIA CORELLI”* ZCZC IPR 222 CRO R/LOM MILANO: SAP “NON STRUMENTALIZZARE SUICIDIO COLLEGA IN CPR VIA CORELLI” MILANO (ITALPRESS) – “Il recente e tragico suicidio di un nostro collega, avvenuto fra le mura del Cpr di via Corelli a Milano, non può e non deve essere strumentale ad un dibattito pubblico sulla mala gestione del fenomeno migratorio. Ci riferiamo al servizio serale di “Striscia la notizia” del 27 febbraio 2023, ove nel corso dell’intervista al sig. Ismail Maher, mediatore culturale per mesi al servizio del centro, sono emerse questioni, anche gravi, sulle modalità di gestione degli ospiti del centro da parte della Società vincitrice di appalto. Questa organizzazione sindacale ha frequentemente, anche di recente, evidenziato pubblicamente i problemi che minano la sicurezza degli ospiti e delle forze dell’ordine. Abbiamo denunciato ritardi nella somministrazione dei pasti, coperte insufficienti, cambi di biancheria non adeguati, terapie non osservate o tossicodipendenze non gestite o gestite male, episodi di autolesionismo non controllati tempestivamente; situazioni di abbandono che hanno innescato rivolte e incendi che hanno reso inagibili due moduli alloggiativi su i cinque a disposizione, rendendo, se possibile, ancor più critica la convivenza degli ospiti. Abbiamo anche ispezionato gli ambienti per evidenziare diverse difformità ai dettami del Testo Unico per la Sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel centro, ben dotato ovunque di telecamere, i poliziotti hanno tentato di garantire, al posto di altri, la dignità a persone ben consapevoli della loro imminente procedura di rimpatrio.(SEGUE)(ITALPRESS). trl/com 28-Feb-23 13:27 NNNN
“BEN VENGA DIBATTITO SU CONDIZIONI, MA GESTO ESTREMO COLLEGA E’ PER VICENDE PERSONALI” (DIRE) Roma, 1 mar. – “Il recente e tragico suicidio di un nostro collega, avvenuto fra le mura del Cpr di via Corelli a Milano, non può e non deve essere strumentale ad un dibattito pubblico sulla mala gestione del fenomeno migratorio. Ci riferiamo al servizio serale di ‘Striscia la notizia’ del 27 febbraio 2023, ove nel corso dell’intervista al signor Ismail Maher, mediatore culturale per mesi al servizio del centro, sono emerse questioni, anche gravi, sulle modalità di gestione degli ospiti del centro da parte della società vincitrice di appalto”. Lo scrive in una nota Massimiliano Pirola, segreterio provinciale di Milano del Sindacato autonomo di Polizia. “Questa organizzazione sindacale- spiega- ha frequentemente, anche di recente, evidenziato pubblicamente i problemi che minano la sicurezza degli ospiti e delle forze dell’ordine. Abbiamo denunciato ritardi nella somministrazione dei pasti, coperte insufficienti, cambi di biancheria non adeguati, terapie non osservate o tossicodipendenze non gestite o gestite male, episodi di autolesionismo non controllati tempestivamente; situazioni di abbandono che hanno innescato rivolte e incendi che hanno reso inagibili due moduli alloggiativi su i cinque a disposizione, rendendo, se possibile, ancor più critica la convivenza degli ospiti. Abbiamo anche ispezionato gli ambienti per evidenziare diverse difformità ai dettami del Testo Unico per la Sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel centro, ben dotato ovunque di telecamere, i poliziotti hanno tentato di garantire, al posto di altri, la dignità a persone ben consapevoli della loro imminente procedura di rimpatrio. Forze dell’ordine che con professionalità si interpongono fisicamente, pagandone il prezzo, alle devastazioni che qualcuno, erroneamente o con malizia becera, vuole attribuire al ‘nemico in divisa’”. “Se ora, l’attenzione mediatica propizierà un concreto confronto fra le parti teso a migliorare le condizioni di tutti coloro che permangono fra le mura del centro di via Corelli, ben venga. Tuttavia, non possiamo permettere che il gesto estremo di un nostro collega e la sua drammatica vicenda personale, che nulla hanno a che fare con la questione Cpr, siano strumentalmente accostati per finalità politico sociali. Non vogliamo celare il dramma dei suicidi fra le divise- conclude Pirola nel comunicato del Sap- ma è un argomento delicato che va affrontato con presa di coscienza, onestà intellettuale e determinazione da tutti i soggetti coinvolti”. (Com/Red/ Dire) 14:22 01-03-23 NNNN
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