A seguito del provvedimento di chiusura da parte della Procura di Teramo che ha interessato il liceo e Convitto “Melchiorre Delfico”, il Segretario Provinciale del SAP di Teramo, Gianluca Di Marco, ha evidenziato che analogo provvedimento dovrebbe essere applicato ai locali che ospitano la Questura di Teramo: «La grave carenza di sicurezza legata alla mancanza di un adeguamento sismico è ormai nota da tempo; sulla struttura già provata da precedenti eventi sismici quali quello de L’Aquila ed Amatrice non è stato effettuato alcun intervento. Nonostante gli anni trascorsi, le ripetute rassicurazioni ricevute e le dichiarazioni ufficiali fornite dell’Amministrazione in data 13.02.2024, a seguito della riunione sulla “Sicurezza nei luoghi di lavoro” tenutasi in Questura, materia che disciplina la salute e sicurezza, ove venne reso noto che presunti importanti lavori di adeguamento sismico sarebbero iniziati nei primi mesi del 2024, a rettifica di un fantomatico “cronoprogramma” di interventi previsto per l’anno 2024, nulla è stato fatto. Si rammenta che presso l’edificio della Questura lavorano giornalmente circa 120 dipendenti, alcuni dei quali vi trovano anche alloggio di servizio; inoltre, transitano centinaia di persone che usufruiscono dei servizi di Ufficio Immigrazione, Armi, Passaporti, Ufficio Denunce, Ufficio Anticrimine. Come O.S. ci chiediamo a chi giova non costruire una struttura moderna ed adeguata, spendendo forse milioni su un edificio superato e sottodimensionato? Chi ha preso queste decisioni? Perché non è possibile avere alcun documento al fine di verificare la catena decisionale? Veramente si vuole sacrificare la sicurezza nei luoghi di lavoro sull’altare della burocrazia e l’inerzia? Poiché, in capo ai rappresentanti sindacali quali R.L.S., vi è la responsabilità di compiere qualsiasi intervento al fine di assicurare la sicurezza sui luoghi di lavoro, il perdurare di questa situazione paludosa, vedrà costretti i Rappresentanti della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro della Segreteria Provinciale di adottare tutti gli opportuni provvedimenti esponendo il caso nelle opportune sedi ed ai preposti organi di controllo, al fine di abbattere questo “MURO DI GOMMA”, e tutelare gli interessi sulla sicurezza delle lavoratrici e dei i lavorati della Questura di Teramo».
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