A Trieste ancora un episodio legato al traffico di migranti sulla rotta balcanica, questa volta registrato il 9 luglio lungo le frontiere del Friuli Venezia Giulia. A pochi giorni da un evento analogo, un altro passeur è stato bloccato grazie all’intervento tempestivo della Polizia di Frontiera e alla collaborazione con la Polizia slovena.
A commentare l’accaduto è il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Simon Carfi, che elogia l’operato degli agenti: «Complimenti alla Polizia di Frontiera per il pronto intervento e alla collaborazione con la Polizia slovena che ha permesso di fermare l’ennesimo passeur in fuga. Quanto accaduto dimostra ancora una volta la gravità del fenomeno migratorio sulla rotta balcanica».
Ma non è solo il tema dei confini a preoccupare. Carfi denuncia il persistente rischio per gli agenti di incorrere in conseguenze giudiziarie anche quando agiscono per dovere: «Servono leggi che tutelino chi difende lo Stato ed è obbligato a intervenire, oltre a uomini, mezzi e risorse adeguate per garantire un controllo efficace del territorio triestino».