Il Segretario provinciale del SAP di Ascoli, Massimiliano D’Eramo, boccia il piano dei potenziamenti riguardanti l’organico nella provincia picena: «Soltanto pochi mesi fa apprendemmo la confortante notizia che la provincia di Ascoli Piceno, in base all’indice di criminalità redatto dall’Osservatorio Lab24 del quotidiano Sole 24ore, fosse risultata 89ima nella graduatoria di pericolosità nazionale. Scrivemmo che il dato ci riempiva di orgoglio poiché certamente merito primario, ma non solo, di quell’importante risultato, fosse la preziosa attività svolta dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato nonché dalle altre Forze dell’ordine che operano 24 ore su 24 con grande abnegazione. Sottolineammo inoltre che fosse interesse collettivo imprescindibile sia economico che sociale mantenere la nostra Provincia sicura ma che per farlo fosse necessario l’impegno di tutti gli attori Pubblici e Privati che operano sul nostro bellissimo territorio affinché si invertisse la pericolosa contrazione di personale della Polizia di Stato intervenendo, ognuno nei proprio ambiti di competenza, affinché il Ministero dell’Interno provvedesse all’assegnazione di un congruo numero di agenti di pubblica sicurezza che potesse sopperire al pensionamento di ben 23 operatori di Pubblica Sicurezza previsto nel solo anno 2023. Ricevemmo rassicurazioni in merito dal Sig. Questore, dal Sig. Prefetto nonché dalle massime Autorità cittadine, eppure, nonostante ciò, con profonda preoccupazione siamo qui a registrare e denunciare che è notizia ufficiale di ieri che a questa Provincia saranno complessivamente assegnati soltanto 6 uomini di rinforzo (2 presso la Sezione Provinciale della Polizia Stradale, 4 per tutti gli altri Uffici presenti nella provincia di Ascoli Piceno). Il piano di (de)potenziamento del Ministero dell’Interno produrrà dunque una contrazione, al momento (ci sarà un nuovo piano per il prossimo mese di dicembre), di ben 17 operatori di P.S. entro l’anno 2023, che, come è facile comprendere, comporterà anzitutto un inevitabile peggioramento dei servizi al cittadino sia per quanto concerne il controllo del territorio sia nella non meno importante gestione delle pratiche burocratiche quale rilascio di passaporti, licenze e permessi di soggiorno. Questa O.S. giudica inaccettabili le scelte del Ministero dell’Interno, ancor di più perché esse si basano su una pianta organica di uomini assolutamente insufficiente per le esigenze del territorio sia ascolano che rivierasco soprattutto alla luce delle problematiche di Ordine e Sicurezza Pubblica che sempre più lo interessano. Ritenendo che la disattenzione riservata a questa Provincia anche da questo Governo, in preoccupante continuità con i precedenti, non debba ancora una volta ricadere sugli operatori della Polizia di Stato che Noi rappresentiamo i quali, in numero sempre minore, non riescono più a sopperire alle mancanze organizzative Dipartimentali, questa O.S. comunica che promuoverà forme di protesta presso gli organi Istituzionali, nonché sensibilizzare le massime Autorità politiche provinciali affinché si ponga definitivo rimedio».
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