Nel pomeriggio di ieri un giovane di origini kosovare è stato accoltellato alla schiena in largo Bonifacio nelle vicinanze di viale XX Settembre a Trieste, una zona altamente frequentata da giovani e famiglie.
Sulla situazione sicurezza in città e sulla ‘cultura del coltello’ è intervenuto il Segretario provinciale del SAP di Trieste, Lorenzo Tamaro chiedendo l’aumento degli organici e maggiori strumenti giuridici: «La ‘cultura’ del coltello, dell’aggressione, della missione punitiva ormai è quotidianità. È un problema che si manifesta in tutte le città, che vede quasi sempre come autori stranieri spesso irregolari, uno scenario al quale Trieste non era proprio abituata. Un fenomeno che determina chiaramente un’accoglienza che non è seguita da un’integrazione e rispetto delle regole della nostra società civile. Più di un anno fa il SAP aveva invocato un cambio di passo dopo le numerose risse che si erano susseguite in quel periodo. Fummo accusati da qualcuno di volere ‘uno stato di Polizia’ e che ciò era ‘sconcertante e pericoloso’. Oggi dopo gli ennesimi e continui gravissimi fatti di cronaca, le nostre richieste e parole trovano un triste riscontro di verità e necessità».
Il segretario ha poi evidenziato come sia assolutamente necessario incrementare gli organici: «È necessario arruolare molti più agenti, per aumentare il numero di operatori di Polizia e ringiovanire le piante organiche, ma serve dare a loro quelle garanzie funzionali per essere efficaci nel contrastare queste azioni criminali e il tutto deve essere accompagnato da una giustizia diversa da quella attuale».
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