Mentre l’attenzione dei media è tutta concentrata sugli sbarchi nei porti del sud a Trieste, nel silenzio generale, continua senza sosta l’arrivo della marea umana che fa ingresso clandestinamente in Italia passando per la cosiddetta Rotta Balcanica. Le pattuglie messe in campo dalla locale Polizia di Frontiera sono in numero esiguo e praticamente impossibilitate a sorvegliare un territorio molto vasto e facilmente attraversabile. Di personale aggregato da altre città per sopperire a tali carenze, nemmeno l’ombra. Una questione mai risolta e forse mai valutata nelle sue reali proporzioni a livello centrale. Si continua ad operare sulla Rotta balcanica in maniera emergenziale, con interventi random, senza una vera progettazione strutturale, sottovalutando quindi la problematica. Nella rassegna stampa di seguito riportata la denuncia del Segretario Provinciale SAP di Trieste Lorenzo Tamaro.
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