La questione sicurezza a Cantù, segnata negli ultimi anni da episodi di violenza urbana e furti nelle abitazioni, torna al centro dell’attenzione istituzionale con sviluppi concreti che confermano la bontà delle battaglie portate avanti dal SAP. Già nel febbraio 2025, sulle pagine del sito nazionale del SAP, veniva rilanciato l’allarme sul territorio canturino, con l’ipotesi di misure straordinarie come l’individuazione di aree a controllo rafforzato e, soprattutto, con la richiesta chiara di un nuovo Commissariato di Polizia tra Cantù e Mariano Comense.
Una richiesta sostenuta con determinazione dal Segretario provinciale del SAP di Como, Igor Erba, che fin da allora aveva indicato la necessità di un presidio stabile della Polizia di Stato come risposta strutturale alle criticità della zona. Un’azione sindacale costante, supportata dall’apertura di un’istruttoria in Prefettura per valutare tempi, modalità e collocazione della futura struttura.
Oggi quell’impegno trova riscontro nell’azione del Sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, che ha seguito l’evoluzione del dossier e contribuito a inserirlo nel percorso di valutazione nazionale, riconoscendo il valore strategico del Commissariato per il rafforzamento della sicurezza e del controllo del territorio. Un iter complesso, ma finalmente avviato, che segna un cambio di passo dopo decenni di attese.
La Segreteria provinciale del SAP di Como ribadisce come la nascita del Commissariato rappresenti una risposta concreta alle esigenze dei cittadini e degli operatori di polizia, confermando la centralità dell’azione sindacale nel tradurre le istanze del territorio in scelte istituzionali. Un presidio che non è solo una struttura, ma un segnale forte di presenza dello Stato e di attenzione reale alla sicurezza della comunità.

