Il Segretario provinciale del SAP di Forlì-Cesena, Roberto Meloni, ha denunciato la grave carenza del personale presso gli uffici della Polizia Postale di Forlì: «Il recente pensionamento di una collega e la mancata assegnazione di nuovo personale in occasione degli ultimi movimenti, hanno reso ancora più drammatica la situazione della Sezione di Polizia Postale di Forlì oggi denominata Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica. Oggi a fronte di un organico teoricamente stabilito in 14 unità, la SOSC di Forlì conta a malapena 5 persone».
Inoltre, ha proseguito il Segretario: «Dopo gli anni contrassegnati dalla prospettiva della totale chiusura, ci eravamo convinti che le cose sarebbero cambiate. Invece, purtroppo, pur non chiudendo, la Sezione di Forlì non può contare sul personale necessario a contrastare un tipo di criminalità, quella cibernetica, che trova nella rete la possibilità di delinquere praticamente senza problemi. Sono innumerevoli le denunce che giornalmente vengono presentate per reati perpetrati per mezzo di internet. A poco serve raccogliere tante denunce se poi non esistono le risorse necessarie per dare seguito ad attività di indagine. La Sezione di Forlì non può contare sul personale necessario a contrastare un tipo di criminalità, quella cibernetica, che trova nella rete la possibilità di delinquere praticamente senza problemi. L’attuale situazione di mancanza di un adeguato numero di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, costringe inoltre la stessa Sezione alla dolorosa decisione di ridurre i giorni di apertura al pubblico dell’ufficio denunce con una negativa ripercussione sull’ufficio denunce della Questura che si deve far carico anche di questa incombenza. Altro aspetto di fondamentale importanza è quello legato al continuo aggiornamento che il personale preposto dovrebbe poter fare per essere sempre al passo con i tempi. L’esiguità dell’organico, invece, non consente ai colleghi di potersi aggiornare con la dovuta frequenza. Poiché l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza ha manifestato difficoltà nel proseguire il percorso di implementazione e assegnazione delle giuste risorse, chiediamo quindi alla politica e alla società civile perché siano da pungolo verso chi di dovere affinché, secondo il proprio mandato, si prodighi per garantire la sicurezza dei cittadini».
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