CARENZA ORGANICO, PATACCONI (SAP FERMO): SERVONO INVESTIMENTI IN SICUREZZA

CARENZA ORGANICO, PATACCONI (SAP FERMO): SERVONO INVESTIMENTI IN SICUREZZA

Il Segretario provinciale del SAP di Fermo, Alessandro Patacconi è tornato a parlare di sicurezza nella provincia fermana, commentando alcuni articoli di stampa apparsi sui quotidiani locali: «La Questura...

Il Segretario provinciale del SAP di Fermo, Alessandro Patacconi è tornato a parlare di sicurezza nella provincia fermana, commentando alcuni articoli di stampa apparsi sui quotidiani locali: «La Questura di Fermo, sin dalla sua istituzione ha sofferto e soffre tutt’ora di una cronica carenza di organico, seppure, ad oggi, il trend sembrerebbe essersi finalmente invertito. I numeri “nudi e crudi” danno l’impressione che finalmente, dopo tanto tempo, la pianta organica abbia raggiunto i livelli normativi, tuttavia, esaminando la situazione, ci accorgiamo che essi celano un “inganno”, ovvero nel conteggio totale vengono inclusi almeno una decina di colleghi che, a vario titolo, sono aggregati in maniera permanente in altre città o stanno frequentando lunghi corsi di formazione presso gli Istituti di Istruzione per accedere ad un ruolo superiore. C’è da ricordare la situazione della Sezione della Polizia Stradale e del Distaccamento di Amandola che sembrano essere stati ormai dimenticati dal nostro Dipartimento, appoggiamo quindi la richiesta di incremento di personale avanzata dal Consigliere Cesetti, anzi gli chiediamo di unire le forze con tutte le altre forze politiche affinché questo incremento possa concretizzarsi in maniera significativa perché la Polizia di Stato e la salvaguardia della sicurezza dei cittadini non hanno colore politico».

Patacconi ha poi sottolineato che: «I problemi della sicurezza non si risolvono con i proclami politici, le campagne elettorali e l’odio per le uniformi (qualcuno è tornato a chiedere il disarmo, i numerini etc etc). Se si vuole un apparato della sicurezza più performante e risultati migliori, bisogna investire!!! Bisogna stanziare fondi per la formazione, riaprire le scuole chiuse da anni, equipaggiare il personale con dotazioni tecnologiche adeguate come il “taser” che, tanto osteggiato da qualcuno, si è rivelato lo strumento principe per salvare vite e salvaguardare l’incolumità di cittadini, delinquenti ed operatori».

Il Segretario ha poi fatto riferimento alla crescita del numero dei reati denunciati nell’anno passato, precisando che questa è “una dichiarazione pericolosa e fuorviante se non viene analizzata nel giusto modo, poichè i dati vanno letti ed analizzati tenendo ben presenti punti di vista diversi e fattori socio culturali diversi”.

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