Deve essersi trattato di un clamoroso fraintendimento. È con queste parole che il segretario provinciale SAP di Bologna Tonino Guglielmi ha bollato la dichiarazione del sindaco Matteo Lepore, secondo il quale anche la nostra organizzazione sindacale sarebbe d’accordo con l’apposizione dei numeri identificativi sulle nostre divise. La linea del SAP, invece, è ormai chiara e ben definita da anni: sì al taser, sì alle bodycam come strumento di trasparenza per tutti, no ai numeretti per i poliziotti. Apporre dei codici sui caschi o sulle divise degli agenti e quindi “schedare” chi è in strada per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, non risolve nulla; anzi, rischia di aggravare la problematica e fornire degli assist ai malintenzionati o a chi non aspetta altro che strumentalizzare il lavoro delle forze dell’ordine.
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