Il recente salvataggio di un anziano disperso nei boschi di Fiuggi, ritrovato grazie all’attivazione tempestiva delle Forze dell’Ordine, riaccende l’attenzione sul rischio dismissione dei numeri unici di emergenza (NUE) presso i commissariati della Polizia di Stato e, probabilmente, anche nelle caserme dei Carabinieri della provincia.
A lanciare l’allarme è il SAP di Frosinone, con il Segretario provinciale Gianmarco Cori: «A Fiuggi la presenza del numero di emergenza sul territorio è stata decisiva. In quei momenti ogni minuto conta, e accentrare tutto a Frosinone significherebbe rallentare la macchina della sicurezza».
Secondo il SAP, la presenza del NUE nei presìdi locali consente un contatto diretto e immediato con le pattuglie già in servizio, riduce i tempi di intervento e valorizza la conoscenza capillare del territorio—soprattutto in contesti complessi come quelli collinari e boschivi.
Oltre alla velocità operativa, il SAP sottolinea anche l’importanza del coordinamento tra forze (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, 118) e la necessità di una rete diffusa che garantisca resilienza del sistema, in caso di picchi di chiamate o criticità infrastrutturali.
«Non è una battaglia corporativa – precisa Cori – ma una questione di tutela della vita umana: mantenere la risposta NUE nei territori significa garantire tempestività, precisione e sicurezza per tutta la comunità».