Lo scorso 31 marzo un passeggero, utilizzando una delle tante porte allarmate, è riuscito a raggiungere la pista e a tenere in scacco degli operatori aeroportuali, fino all’arrivo di un Agente della Polizia di Frontiera di Venezia che ha bloccato l’uomo. L’episodio è frutto di una discutibile politica di tagli al personale. Gli operatori della Polizia di Frontiera sono costretti a lavorare con un numero limitato di forze, gestendo tutte le problematiche di Polizia nell’aeroporto di Tessera e in diversi altri uffici nel Porto di Marghera. La situazione in Aeroporto è talmente complessa che qualunque criticità può essere risolta e gestita solo facendo saltare ogni organizzazione del lavoro prestabilita (ordine di servizio), non essendovi un numero sufficiente di operatori di Polizia che possa svolgere tutti gli incarichi richiesti, senza contare l’insufficienza di Ufficiali di P.G. per gestire la quotidianità. Non ci si può più aggrappare al salvagente della “coperta corta”. Questo buco nella sicurezza non va sottovalutato e deve essere occasione per una profonda riflessione.
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