È arrivata ieri la decisione del GUP dopo 21 mesi da quel drammatico giorno, i due agenti di polizia indagati per il suicidio di un algerino di 43 anni nella camere di sicurezza della Questura di Milano sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo in quanto non furono negligenti e non avrebbero potuto impedire quanto accaduto. I fatti risalgono al 23 agosto 2020: l’uomo fermato viene accompagnato in Questura per le procedure di identificazione, si impicca con una maglietta alle sbarre orizzontali di una finestra bassa. Il PM Pirotta apre un fascicolo e iscrive nel registro degli indagati i due poliziotti. Nel novembre del 2021, dopo gli accertamenti condotti, la Procura chiede l’archiviazione del caso, non avendo ravvisato evidentemente condotte non corrette da parte degli indagati. Il GIP Crepaldi rigetta l’istanza e impone l’imputazione coatta: «Non può non sottolinearsi la scarsissima attenzione dedicata dagli operanti agli schermi della video-sorveglianza, impegnati com’erano, nella maggior parte del tempo a osservare lo schermo del proprio telefonino» e ancora «Certo, non vi è dubbio che all’esito fatale hanno contribuito altre responsabilità, prime tra tutte quelle di aver consentito che in una camera di sicurezza vi fossero sbarre orizzontali alle finestre certamente congeniali per chi abbia intenti suicidari». Ieri però tutte le accuse sono state cancellate dall’assoluzione con la formula «perché il fatto non costituisce reato», fa sapere l’avvocato Riccardo Truppo, che ha difeso uno degli agenti per conto del SAP:«siamo soddisfatti perché siamo riusciti a dimostrare, anche attraverso un interrogatorio-fiume e una perizia tecnica sui filmati, che i due poliziotti hanno svolto il loro servizio in maniera ineccepibile». Seguono le parole del Segretario Provinciale del SAP di Milano, Massimiliano PIROLA: «Resta il dolore per quell’uomo scomparso tragicamente e nessuno potrà cancellarlo. D’altro canto, però, c’è anche sollievo per i colleghi: sono stato personalmente vicino al nostro iscritto e l’ho supportato giorno per giorno. Non è stato facile per lui».
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