Nel fine settimana del 2-3 novembre 2025, a margine di due incontri calcistici Triestina-Brescia (Serie C) e Muggia-Pordenone (Eccellenza), si sono verificati episodi di tensione e disordini che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. A Muggia, in particolare, all’esterno dello stadio Zaccaria, la Digos di Trieste e quella di Pordenone stanno conducendo indagini per accertare le responsabilità di un gruppo di tifosi che avrebbe cercato di opporsi al cordone di poliziotti e carabinieri schierati per evitare contatti tra le due tifoserie. Le ipotesi di reato al vaglio comprendono resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e travisamento del volto. Dalle ricostruzioni emerge che le tensioni sarebbero scaturite da alcune provocazioni tra supporter, con lanci di sputi e insulti, degenerati poi in tafferugli che hanno reso necessario l’intervento in tenuta antisommossa da parte delle forze di polizia. Il Segretario Regionale del SAP del Friuli Venezia Giulia ha condannato fermamente gli episodi di violenza, definendoli “atti di pura criminalità che nulla hanno a che vedere con lo sport”. Tamaro ha inoltre evidenziato come i colleghi si trovino oggi ad affrontare un numero crescente di interventi non solo negli stadi, ma anche nelle piazze e nei contesti della movida cittadina, “in un momento di grave carenza di organico”.
Lo scorso 27 ottobre, un violento incendio ha interessato tre esercizi commerciali lungo la Statale 106, nei pressi del bivio di Papaniciaro, a Crotone. Gli agenti della Polizia Stradale, impegnati in un servizio di scorta ai tifosi, hanno notato il fumo provenire da un locale e, intuendo il pericolo, sono intervenuti immediatamente per mettere in salvo circa cinquanta persone tra clienti e dipendenti di un ristorante adiacente, poco prima che i locali venissero invasi dalle fiamme e dal fumo. Il tempestivo intervento e il sangue freddo dei poliziotti hanno evitato una possibile tragedia, considerando la presenza di materiale altamente infiammabile all’interno di uno dei negozi. Solo dopo aver evacuato tutti i presenti, gli agenti hanno contribuito alla messa in sicurezza dell’area in attesa dei Vigili del Fuoco. Sull’episodio è intervenuto Eugenio Lucente, Segretario Provinciale del SAP di Crotone, che ha espresso profondo apprezzamento per il coraggio e la prontezza dei colleghi, sottolineando come “questi gesti ricordino a tutti che dietro la divisa ci sono donne e uomini pronti a mettere la vita degli altri prima della propria”.
Si è conclusa con successo l’iniziativa solidale promossa dal SAP Piemonte a sostegno della Fondazione per la ricerca sul cancro di Candiolo (IRCCS). Grazie a un torneo di padel e a uno spettacolo teatrale al Teatro San Giuseppe di Torino, sono stati raccolti 11.200 euro, destinati all’acquisto di apparecchiature per la nuova TAC Spettrale. Il Segretario regionale Roberto Mennuti ha ringraziato donatori e partecipanti per aver reso possibile un gesto che unisce sport e solidarietà.
Una delegazione del SAP ha incontrato il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni per fare il punto sulla situazione relativa all’apparato della pubblica sicurezza e, in particolare, per discutere della Legge di Bilancio. Si è trattato, come ha spiegato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, di “un momento proficuo. La sicurezza non deve mai essere percepita come un costo ma come un investimento, perché è il presupposto di qualsiasi forma di sviluppo sia economica che sociale. Abbiamo ribadito quanto sia fondamentale che nella Legge di Bilancio venga prestata la giusta attenzione tanto alle assunzioni straordinarie per il ripianamento degli organici quanto al rinnovo del contratto dell’area negoziale dirigenziale. Attenzione da rivolgere anche agli aspetti previdenziali, con l’eliminazione dei tre mesi aggiuntivi per accedere alla pensione, ma soprattutto con l’attivazione della previdenza dedicata sostitutiva della mai attivata previdenza complementare per tutte le donne e gli uomini del comparto”. Il SAP ha poi “sostenuto la necessità di prevedere la detassazione degli straordinari, per valorizzare l’attività operativa spesso svolta per sopperire alle carenze organiche, e che per compensare le carenze dei ruoli intermedi sia importante procedere in via emergenziale attraverso lo scorrimento delle graduatorie valide”.
“Da parte sua, ha concluso il Segretario Generale del SAP, il Sottosegretario Molteni, che vanta una profonda competenza in merito alle materie del comparto, ha assicurato grande impegno rispetto alle problematiche proposte e che verranno ricercate le vie per trovare soluzioni e riconoscere al personale del comparto sicurezza la giusta attenzione”.
Si è chiusa la vicenda giudiziaria che vedeva coinvolti gli ex segretari del Sap, Gianni Pollastri e Giovanni Trovato, condannati a risarcire il sindacato per un totale di circa 20 mila euro. Il Sap, che aveva avviato la causa nel 2016 per l’indebita appropriazione di fondi sindacali, ha ottenuto conferma della sentenza d’appello anche in Cassazione.
Il SAP ha incontrato una delegazione di Fratelli d’Italia composta dai Responsabili del Dipartimento legalità e sicurezza e del Dipartimento Difesa. All’incontro con alcuni rappresentanti del Sindacato, guidati dal Segretario Generale, Stefano Paoloni, hanno partecipato il Senatore Marco Lisei, l’Onorevole Licia Montaruli, l’Onorevole Paola Chiesa, l’Onorevole Giovanni Maiorano e il Vice Responsabile Nazionale Dipartimento Legalità e sicurezza Andrea Castellano. “In merito alla Legge di Bilancio – ha spiegato Paoloni – abbiamo chiesto che venga tolta la norma che prevede per le forze dell’ordine un aumento dell’età pensionabile di tre mesi e che possano essere destinate risorse: per la previdenza dedicata, per il rinnovo dell’area negoziale dirigenziale, per il ripianamento degli organici e lo scorrimento delle graduatorie valide. Non da ultimo abbiamo chiesto che la defiscalizzazione degli straordinari possa salire oltre gli 800 euro già previsti in Legge di Bilancio”, ha aggiunto il Segretario Generale del SAP, precisando che si è trattato di “un confronto serio e costruttivo dal quale ci aspettiamo concreti riscontri“.
Infine, il SAP ha voluto esprimere apprezzamento per la recente approvazione del Decreto Sicurezza, per il disegno di legge presentato dall’On. Maiorano per l’introduzione di una giornata contro la violenza negli stadi e per le chiare e ferme posizioni assunte dagli esponenti di FDI nel dibattito pubblico contro le strumentazioni rivolte verso gli appartenenti alle forze dell’ordine.
“La situazione attuale è veramente molto preoccupante perché stiamo registrando livelli di aggressività, astio e odio nei confronti delle forze dell’ordine in costante aumento. I due episodi recenti di Torino e Genova ne sono la prova”. Lo ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, relativamente ai due razzi con la scritta ‘Acab’ trovati davanti alla portineria dell’ex Ilva di Cornigliano e ai momenti di tensione di lunedì nel capoluogo piemontese, dove decine di studenti durante una protesta hanno tentato di ribaltare un furgone della polizia e danneggiato in modo importante diversi mezzi delle forze dell’ordine. “Le forze dell’ordine hanno il compito e il dovere di garantire la convivenza civile. Questo aumento esponenziale di aggressività nei confronti degli uomini e delle donne in divisa è pericoloso e va fermato prima che sia troppo tardi. Rivolgiamo un appello alla politica e alle Istituzioni affinché si cerchi insieme di diminuire il clima di tensione”.
“Apprendiamo con soddisfazione l’archiviazione del procedimento penale a carico del Maresciallo dei Carabinieri Luciano Masini, che lo scorso Capodanno, a Villa Verucchio, ha sparato e ucciso un 23enne egiziano che stava cercando di aggredirlo dopo avere accoltellato 4 persone. La giustizia ha fatto il suo corso e questa sentenza certifica la correttezza dell’operato del Maresciallo, ma essere sottoposti a procedimento penale per quasi 11 mesi per avere svolto la propria funzione a tutela della sicurezza dei cittadini è troppo tempo”. Lo ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, precisando che “per questo, da anni invochiamo la necessità di nuove norme che evitino l’automatismo dell’atto dovuto per chi è obbligato all’uso della forza o delle armi nell’adempimento del proprio dovere. Le riprese effettuate dai cittadini hanno mostrato a tutti la dinamica dell’evento e certamente sono state lo strumento che ha consentito di chiudere il procedimento penale, che diversamente sarebbe potuto durare anche anni. Auspichiamo che presto tutti gli operatori delle forze dell’ordine possano essere dotati di bodycam come previsto dall’ultimo decreto sicurezza”.
Da parte sua, anche il Segretario Provinciale del SAP di Rimini, Salvatore Giglia, ha espresso soddisfazione per la decisione della Procura di Rimini di archiviare il procedimento. “L’inchiesta ha riconosciuto che il collega ha agito senza alcuna possibilità di scelta, in una situazione di pericolo reale e immediato per sé e per le molte persone presenti. Una conclusione giusta, che conferma come l’intervento fosse pienamente legittimo”, ha spiegato, sottolineando però che: “Da una parte siamo sicuramente contenti che la vicenda si sia chiusa positivamente per il maresciallo Masini ma non possiamo ignorare che per arrivare a questo risultato ci siano voluti dieci mesi. Dieci mesi in cui un servitore dello Stato, che ha legittimamente agito per proteggere sé stesso e gli altri, ha vissuto con una ‘spada di Damocle’ sulla testa. Dieci mesi di incertezza, di sospetto vissuti con angoscia. Tutto questo non può e non deve essere considerato normale”.
Dall’ordine pubblico in tutta Italia – spesso caratterizzato dai “professionisti del disordine” – alla carenza di uomini, “mancano più di diecimila unità, in questo momento siamo poco meno di 98mila”, il Segretario Generale aggiunto del SAP, Giuseppe Coco, intervistato in diretta da TeleRoma 56 ha fatto una panoramica sulla sicurezza a 360°. Coco ha portato l’attenzione anche sulla manovra, definendola “deludente, ci auguriamo e auspichiamo delle rettifiche. Ci aspettiamo un segnale di attenzione, che le forze dell’ordine in questo Paese meritano”.