Il Segretario provinciale del Sap di Firenze, Massimo Bartoccini, è intervenuto in merito agli scontri avvenuti durante la manifestazione pro-Palestina alla stazione di Santa Maria Novella: «Il diritto a manifestare non significa mettere in pericolo poliziotti e cittadini. Quello che abbiamo visto a distanza di pochi giorni non ha nulla a che vedere con la pace: è stata solo violenza organizzata contro lo Stato e i suoi servitori. Noi siamo con i colleghi che ieri, ancora una volta, sono stati usati come obiettivo da chi cerca lo scontro a ogni costo» e ancora «Ci hanno scelto come bersaglio, come nemico politico, ma noi non siamo una parte: noi siamo la Polizia, siamo lo Stato, e non accetteremo mai di essere usati come capro espiatorio».
Il Segretario provinciale del Sap di Treviso, Paolo Casagrande, ha inviato, congiuntamente ad altre sigle sindacali, una lettera pubblica al Prefetto di Treviso per denunciare diverse criticità. Questo un estratto del contenuto: «Da anni gli uffici periferici della Polizia di Stato vengono caricati di incombenze improprie, a causa di prassi amministrative non conformi alla normativa vigente, che trasferiscono sul personale della Polizia di Stato responsabilità spettanti alla Prefettura stessa. A ciò si sommano i gravissimi ritardi nell’ambito amministrativo-economico: liquidazioni di viaggi di servizio, ticket restaurant e generi di conforto per l’ordine pubblico fermi addirittura al 2022. La cronica carenza di organico della Prefettura – ridotto della metà rispetto alla pianta organica – non può continuare a ricadere sulle spalle dei poliziotti.»
Durante la visita alla Questura di Andria del Capo della Polizia, Prefetto Pisani, il Segretario provinciale del Sap, Vito Giordano, ha colto l’occasione per ringraziare il Prefetto della sua presenza nella B.A.T. ed ha evidenziato le necessità di sbloccare i trasferimenti e della nascita di un secondo blocco attiguo alla Questura.
Il Segretario regionale Friuli-Venezia Giulia del Sap, Lorenzo Tamaro, è intervenuto per commentare i recenti avvenimenti occorsi durante le recenti manifestazioni; queste le sue parole: «Non si possono che stigmatizzare i comportamenti criminali di chi utilizza le piazze per dare sfogo a pure violenze che nulla hanno a che fare con le loro dimostranze e rivendicazioni».
Massimo Denarier è stato eletto Presidente del CESP (Consiglio Europeo dei Sindacati di Polizia) nel corso del 12° Congresso, che si è tenuto nei giorni scorsi a Bucarest, in Romania. Il CESP è un’organizzazione internazionale non governativa del Consiglio d’Europa e rappresenta gli interessi professionali di circa 300.000 agenti di polizia. Oltre a Denarier, a rappresentare la delegazione italiana del SAP – dal 1989 aderente e fondatore dell’organismo europeo – anche il Segretario Generale Aggiunto, Giuseppe Coco. Denarier, da oltre 30 anni dirigente sindacale del SAP in servizio ad Aosta e dal 2003 delegato del Sindacato Autonomo di Polizia al CESP, è tra i maggiori sostenitori e organizzatori di iniziative relative al Memorial Day, in ricordo delle vittime di mafia, terrorismo e ogni altra forma di criminalità. “Il CESP – ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, congratulandosi con Denarier per il prestigioso incarico – sotto la guida italiana potrà avere un ulteriore impulso per la difesa e la salvaguardia di tutti gli operatori di polizia, con un approccio a livello europeo per cercare di ottenere maggiori tutele per tutti i colleghi sotto l’egida della Comunità Europea”.
“In questi momenti la situazione, soprattutto di carattere politico e internazionale, fa sì che si stiano organizzando manifestazioni su tutto il territorio e le forze dell’ordine hanno il dovere di garantire a tutti di poter manifestare le loro opinioni e le loro idee. Ovunque cercheremo di farlo e di dare a tutti la possibilità che questo possa avvenire. Esortiamo però coloro che vogliono manifestare le loro idee a farlo pacificamente, senza armi e preservando l’incolumità di persone e cose esposte alla fede pubblica, nonché di tutti gli operatori di polizia, che sotto la divisa sono donne e uomini preposti a dare un servizio al Paese – ossia garantire sicurezza, pacifica convivenza e libertà di espressione – e hanno anche loro il diritto di terminare sani il turno di servizio”. Lo ha detto il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni. “Siamo vicini e al fianco di tutti i colleghi che in questi giorni stanno prestando il loro servizio nelle piazze del Paese e che saranno obbligati a lunghe ore di attività, in molte occasioni saranno anche chiamati a doppi, se non tripli, turni di servizio”.
“Tutela legale, garanzie funzionali, decreto sicurezza” è il seminario formativo che è stato organizzato a Vicenza dal SAP e al quale hanno partecipato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, il Segretario Provinciale, Fabio Bongiorno, e l’avvocato criminologo Rachele de Stefani. Dalle spese per la tutela legale alle bodycam, passando per l’inasprimento delle pene per chi commette violenza, resistenza o lesioni gravi ai danni degli operatori della sicurezza durante lo svolgimento del loro servizio, Paoloni ha spiegato le novità più significative introdotte dal decreto sicurezza.
Abbiamo scritto in data odierna al Ministro dell’Interno per sollecitare con urgenza l’approvazione del Decreto Legge Forze di Polizia, ancora in attesa di attuazione nonostante la sua definizione risalga allo scorso giugno.
Il provvedimento contiene misure indispensabili per colmare le gravi carenze di organico, in particolare nei ruoli di sovrintendenti e ispettori, e per rendere più rapide ed efficaci le procedure concorsuali e gli avanzamenti di carriera. Interventi come lo scorrimento delle graduatorie, l’anticipazione dei concorsi straordinari e la semplificazione delle procedure rappresentano strumenti immediati per restituire funzionalità e stabilità a reparti oggi in forte sofferenza.
Il Decreto affronta anche aspetti operativi cruciali, come il potenziamento delle squadre nautiche e il riconoscimento dell’idoneità già conseguita dal personale nei concorsi interni, evitando inutili duplicazioni di prove fisiche e mediche. Non meno importante è la valorizzazione dell’area dirigenziale, che consentirebbe di rafforzare la qualità della leadership e, di conseguenza, l’intero sistema sicurezza.
Per queste ragioni chiediamo al Governo e al Ministro dell’Interno di accelerare l’iter di approvazione: è un segnale atteso da anni e oggi indispensabile per garantire agli operatori le condizioni necessarie a svolgere al meglio il loro compito al servizio del Paese.
«Il SAP non può restare in silenzio di fronte all’ennesima dimostrazione di scarsa attenzione e di mancanza di programmazione da parte dell’Amministrazione nei confronti di una delle strutture più importanti e prestigiose della Polizia di Stato. Stiamo parlando di una scuola che, da decenni, rappresenta un punto di riferimento unico per la formazione e l’addestramento, conosciuta non solo in Italia ma anche a livello internazionale per la preparazione di eccellenti operatori e per l’alta specializzazione nel settore delle scorte, considerata una delle migliori al mondo. Eppure, questa eccellenza oggi è costretta a lavorare in condizioni che definire precarie è un eufemismo: carenze di personale croniche, istruttori insufficienti a coprire i fabbisogni, allievi in aumento ed i pensionamenti che rischiano di ridurre ulteriormente un organico già ridotto all’osso» Questo l’estratto delle parole del Segretario regionale del Sap Sardegna, Andrea Toto Listo, con le quali richiede un intervento per colmare lo stato emergenziale nel quale verte la gestione della struttura.
Il Segretario provinciale del Sap di Vercelli, Domingo Miano, nel giorno della ricorrenza del Santo patrono: San Michele Arcangelo, ha voluto ringraziare tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato per il lavoro svolto quotidianamente.