Accolte le proposte del SAP: il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, in una nota di agenzia afferma che sono allo studio delle norme per evitare che gli agenti ricevano un avviso di garanzia nel momento in cui svolgono le loro funzioni e nell’adempimento del loro dovere.
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa attraverso un post Facebook ha dichiarato ragionevoli e condivisibili le parole del Segretario generale del SAP Stefano Paoloni e auspica siano riviste le norme di procedura penale per i casi in cui servitori dello Stato, a sprezzo del pericolo e della loro stessa vita, intervengono con l’uso legittimo delle armi per assicurare alla giustizia pericolosi banditi.
Puntuale come un orologio svizzero è arrivato l’avviso di garanzia per i due agenti che hanno fermato i responsabili dell’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie.
Il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, non usa mezzi termini: “I colleghi hanno fatto il loro dovere per fermare due pericolosi assassini armati che non hanno esitato a uccidere un servitore dello Stato. Hanno rischiato la vita per consegnare alla giustizia due criminali efferati e ora rischiano un processo”.
Paoloni sottolinea l’urgenza di riformare la normativa: “Quando ci sono cause di giustificazione come la legittima difesa, l’uso legittimo delle armi o l’adempimento del dovere, non si dovrebbe procedere automaticamente con l’avviso di garanzia. Occorrono prima accertamenti interni di garanzia, dove sia l’amministrazione stessa a rappresentare gli operatori”.
E infine conclude con un messaggio di vicinanza: “Siamo al fianco dei due colleghi in questo difficile momento e siamo certi che dimostreranno la correttezza del loro operato. Auspichiamo che le indagini siano rapide. Il Paese dovrebbe essere riconoscente a chi rischia la vita per garantire la sicurezza, non metterlo sotto processo”.
«I colleghi hanno rischiato la vita per fermare dei pericolosi criminali. È una norma che va assolutamente cambiata. Quando sussistono cause di giustificazione come l’uso legittimo delle armi, la legittima difesa o l’adempimento di un dovere, il poliziotto non deve essere incriminato in modo automatico» lo ha dichiarato Stefano Paoloni, Segretario generale del SAP al TG5, dopo l’avviso di garanzia automatico nei confronti dei poliziotti che hanno fermato i responsabili della morte del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, morto in un conflitto a fuoco giovedì scorso.
Dopo l’ennesimo atto dovuto proprio nei confronti dei poliziotti che hanno arrestato i colpevoli della morte del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, il Segretario generale del SAP Stefano Paoloni al TG1 ha dichiarato: “Questo li mette sullo stesso piano dei delinquenti, loro stavano svolgendo il loro dovere in favore della collettività per assicurare alla giustizia due efferati criminali. Per aver fatto il loro dovere oggi sono sotto processo”.
Oggi, presso l’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, è stato firmato l’accordo, tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione, per la definizione delle procedure per l’attuazione dell’istituto del Congedo e Riposo Solidale relativo al triennio 2022-2024.
Sono state inserite tutte le novità, introdotte nella parte normativa dal contratto siglato lo scorso dicembre, fortemente sostenute dal SAP:
– È possibile beneficiare dell’istituto in questione per assistere i figli (minorenni e maggiorenni) conviventi e non conviventi, il coniuge convivente o convivente di fatto, i genitori conviventi e genitori non conviventi affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
– È stato ampliato anche alla qualifica di Commissario capo ed equiparate, la possibilità di richiedere la fruizione del congedo solidale;
– La cessione del congedo può essere effettuata sia mediante cessione diretta che con sistemi centralizzati.
I dipendenti interessati dovranno allegare all’istanza, compilando l’apposito modulo fornito, adeguata certificazione comprovante la necessità di cure costanti o la presenza di patologie gravi che richiedono terapie salvavita, entrambe documentate dall’azienda sanitaria competente per territorio.
Gli interessati potranno richiedere i moduli per la cessione diretta e per invio al sistema centralizzato alle Segreterie provinciali.
Nella serata di domenica 8 giugno, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Questura BAT sono intervenuti in corso Cavour ad Andria, dove un 34enne del posto, in evidente stato di alterazione, stava minacciando passanti e creando forte allarme tra i presenti. Quattro gli agenti impegnati nell’intervento, che si è svolto sotto gli occhi di numerosi cittadini, alcuni dei quali hanno ripreso la scena con i telefoni cellulari.
L’azione degli operatori ha ricevuto il plauso del Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) BAT, Vito Giordano, che ha definito l’intervento «encomiabile», evidenziando come siano state applicate «appieno le regole di ingaggio richieste dalla situazione, tutelando la persona e, soprattutto, la figura del poliziotto, espressione dello Stato sul territorio».
Il Segretario Giordano ha inoltre sottolineato la necessità di dare piena attuazione alle disposizioni contenute nel DDL Sicurezza, in particolare per quanto riguarda la dotazione delle bodycam agli operatori delle Forze di Polizia: «Oggi queste tecnologie iniziano a essere impiegate, ma è fondamentale che vengano assegnate a ogni singolo operatore, così come è avvenuto gradualmente con il taser. Il loro utilizzo garantisce maggiore trasparenza, sicurezza e tutela per gli operatori nei vari interventi quotidiani».
Il SAP rinnova così il suo sostegno agli operatori di polizia, ribadendo l’importanza di mezzi adeguati e tutele reali per chi è chiamato a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.