L a Segreteria provinciale del SAP crotonese esprime profonda stima e gratitudine al personale della Questura di Crotone, in particolare agli equipaggi delle Volanti, per il lavoro straordinario svolto in occasione della violenta aggressione avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 giugno sul lungomare pitagorico.
Un giovane di 24 anni è stato brutalmente aggredito da tre coetanei. Di fronte a un clima di omertà e mancata collaborazione da parte di potenziali testimoni, i poliziotti hanno saputo distinguersi per prontezza, lucidità e competenza, avviando immediatamente le prime e fondamentali attività investigative.
Grazie al loro acume investigativo, alla profonda conoscenza del territorio e al supporto della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, sono state visionate ore di immagini di videosorveglianza e svolti accurati rilievi tecnici, portando in breve tempo all’identificazione dei tre responsabili, tutti denunciati per lesioni personali aggravate.
“Un risultato importante – sottolinea il Segretario provinciale Eugenio Lucente – che dimostra quanto sia fondamentale l’impegno quotidiano delle donne e degli uomini in divisa per assicurare giustizia e sicurezza alla collettività, anche quando il contesto è ostile e il silenzio rende tutto più difficile”.
Una manifestazione di vicinanza e sostegno ai due agenti della sezione investigativa del commissariato di Grottaglie (TA), finiti sotto inchiesta per la morte del malvivente responsabile di aver ucciso il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, si terrà giovedì 19 giugno 2025 a Grottaglie, in provincia di Taranto.
L’appuntamento è fissato davanti al commissariato di pubblica sicurezza, dove confluiranno delegazioni del Sindacato Autonomo di Polizia provenienti da tutte le province della Puglia e dalla Basilicata.
A guidare la mobilitazione sarà il Segretario Generale Nazionale del SAP, Stefano Paoloni, affiancato dal Segretario Nazionale Vito Stasolla, dal Segretario Regionale SAP Puglia, Francesco Pulli, e dal Segretario Regionale SAP Basilicata, Michele Gallucci.
Il SAP, che da giorni denuncia l’automatismo dell’“atto dovuto” nei confronti di agenti che operano nel rispetto del dovere, ha voluto fortemente questa manifestazione come segno di solidarietà concreta ai colleghi coinvolti, impegnati in un’operazione ad altissimo rischio, culminata in una tragedia ma condotta nel rispetto della legge.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha convocato un incontro per le procedure relative al rinnovo del contratto dell’Area dirigenziale negoziale delle Forze di Polizia a ordinamento civile, militare e delle Forze armate triennio 2018 – 2020, per il giorno 26 giugno 2025 alle ore 15.00 presso Palazzo Vidoni.
Il Segretario provinciale del SAP di Ascoli Piceno Massimiliano D’Eramo ai microfoni di Tv Centro Marche, ha fatto il punto della situazione sulla “movida violenta” presente nella città di San Benedetto del Tronto.
“Questa è un’aberrazione. È assurdo che l’ordinamento e le norme siano concepiti in questo modo. In questo caso c’è una chiara causa oggettiva di esclusione del reato: il reato non esiste, e quindi il procedimento non dovrebbe nemmeno iniziare” lo ha affermato Gianni Tonelli, Presidente Onorario SAP, a seguito della notizia dei poliziotti indagati nell’adempimento del proprio dovere per catturare i criminali che avevano ucciso il Brigadiere capo Legrottaglie.
Inoltre, ha concluso Tonelli: “L’attuale normativa va cambiata. I miei colleghi sono intervenuti per dovere, non per libera scelta”.
Accolte le proposte del SAP: il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, in una nota di agenzia afferma che sono allo studio delle norme per evitare che gli agenti ricevano un avviso di garanzia nel momento in cui svolgono le loro funzioni e nell’adempimento del loro dovere.
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa attraverso un post Facebook ha dichiarato ragionevoli e condivisibili le parole del Segretario generale del SAP Stefano Paoloni e auspica siano riviste le norme di procedura penale per i casi in cui servitori dello Stato, a sprezzo del pericolo e della loro stessa vita, intervengono con l’uso legittimo delle armi per assicurare alla giustizia pericolosi banditi.
Puntuale come un orologio svizzero è arrivato l’avviso di garanzia per i due agenti che hanno fermato i responsabili dell’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie.
Il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, non usa mezzi termini: “I colleghi hanno fatto il loro dovere per fermare due pericolosi assassini armati che non hanno esitato a uccidere un servitore dello Stato. Hanno rischiato la vita per consegnare alla giustizia due criminali efferati e ora rischiano un processo”.
Paoloni sottolinea l’urgenza di riformare la normativa: “Quando ci sono cause di giustificazione come la legittima difesa, l’uso legittimo delle armi o l’adempimento del dovere, non si dovrebbe procedere automaticamente con l’avviso di garanzia. Occorrono prima accertamenti interni di garanzia, dove sia l’amministrazione stessa a rappresentare gli operatori”.
E infine conclude con un messaggio di vicinanza: “Siamo al fianco dei due colleghi in questo difficile momento e siamo certi che dimostreranno la correttezza del loro operato. Auspichiamo che le indagini siano rapide. Il Paese dovrebbe essere riconoscente a chi rischia la vita per garantire la sicurezza, non metterlo sotto processo”.
«I colleghi hanno rischiato la vita per fermare dei pericolosi criminali. È una norma che va assolutamente cambiata. Quando sussistono cause di giustificazione come l’uso legittimo delle armi, la legittima difesa o l’adempimento di un dovere, il poliziotto non deve essere incriminato in modo automatico» lo ha dichiarato Stefano Paoloni, Segretario generale del SAP al TG5, dopo l’avviso di garanzia automatico nei confronti dei poliziotti che hanno fermato i responsabili della morte del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, morto in un conflitto a fuoco giovedì scorso.
Dopo l’ennesimo atto dovuto proprio nei confronti dei poliziotti che hanno arrestato i colpevoli della morte del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, il Segretario generale del SAP Stefano Paoloni al TG1 ha dichiarato: “Questo li mette sullo stesso piano dei delinquenti, loro stavano svolgendo il loro dovere in favore della collettività per assicurare alla giustizia due efferati criminali. Per aver fatto il loro dovere oggi sono sotto processo”.