Dopo la brutale aggressione a un turista emiliano avvenuta mercoledì notte a Porto Sant’Elpidio, il Sindacato Autonomo di Polizia denuncia una situazione ormai “insostenibile” sul fronte della sicurezza. A lanciare l’allarme è il Segretario provinciale Alessandro Patacconi, che chiede “rinforzi immediati” e un piano straordinario per far fronte all’escalation di violenza nel territorio fermano.
Il sindacato segnala gravi carenze di organico alla Questura di Fermo: su 164 agenti previsti, solo 142 sono effettivi, ma molti sono assegnati a incarichi non operativi. In centrale operativa, ad esempio, operano solo 4 agenti per turno, contro gli 8 necessari.
“La situazione è al limite – incalza Patacconi – servono uomini, mezzi e risposte concrete da parte dello Stato. Non possiamo aspettare un’aggressione ancora più grave per intervenire”.
La Direzione centrale per i servizi di ragioneria ha comunicato che con il cedolino di settembre 2025, saranno erogati i compensi per lavoro straordinario per tutte le ore eccedenti svolte nell’anno 2023 e non ancora liquidate.
«I manifestanti hanno bruciato un muletto e creato danni a recinzioni, materiali e attrezzature. Hanno mostrato di non avere rispetto dei beni altrui e ora pur di criminalizzare le divise si inventano teorie fantascientifiche. Quelli che hanno devastato sono solo criminali» così il Segretario generale del SAP, Stefano Paoloni, commenta le accuse della Ong Amnesty sugli scontri avvenuti in Val di Susa tra “NO-TAV” e forze dell’ordine.
E per quanto riguarda l’utilizzo dei gas lacrimogeni, aggiunge Paoloni: « È stata una scelta strategica per evitare che manifestanti e forze dell’ordine venissero a contatto. Noi siamo in azione per garantire i diritti di tutti».
Mirco Pesavento, Segretario nazionale del SAP, in collegamento con la trasmissione “Byoblu Origini”, ha fatto il punto della situazione sul tema dell’ordine pubblico in Italia.
“Nel nostro paese c’è il diritto a manifestare, ma c’è l’obbligo di manifestare secondo le normative vigenti” ha sottolineato Pesavento.
«Questa organizzazione sindacale non può che encomiare l’ottimo lavoro svolto da tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio, magistralmente coordinate da Prefettura e Questura. Un’impresa titanica”, portata a termine nonostante le difficoltà dovute al caldo torrido e ai venti forti, che hanno favorito la propagazione degli incendi e messo in pericolo popolazione, turisti e infrastrutture» queste le parole di apprezzamento da parte del Segretario provinciale del SAP di Vibo Valentia, Francesco Pirrone, per l’impegno delle Forze dell’Ordine durante l’emergenza incendi che ha colpito l’area nei giorni scorsi.
«Tutti si sono spesi con incessante dedizione e sacrificio – ha aggiunto Pirrone – salvaguardando le fasce deboli, come disabili e persone in difficoltà, oltre agli animali e alle strutture sensibili».
Dopo l’episodio avvenuto durante il concerto della band “Stadio” il 25 luglio, il SAP rilancia l’allarme sicurezza a Teramo.
In una nota, la Segreteria Provinciale, con a capo Gianluca Di Marco, denuncia la carenza di organico nella Polizia di Stato, aggravata da pensionamenti e trasferimenti non sostituiti.
“La quasi totalità dei cittadini teramani – afferma Di Marco –ha oggi timore a passeggiare in alcune zone del centro storico, specialmente nelle ore serali. La paura riduce la libertà di movimento e mina la qualità della vita”.
Il SAP chiede un intervento urgente per rafforzare il presidio del territorio: “Solo una maggiore presenza delle forze dell’ordine può restituire ai cittadini un reale senso di protezione e fiducia nelle istituzioni”.
«Vogliamo fare i complimenti ai colleghi della Squadra Mobile che hanno eseguito cinque arresti dei presunti autori e complici dell’efferato omicidio di sabato 19 luglio, nonostante le gravi carenze di organico» lo ha dichiarato il Segretario provinciale del SAP di Rovigo, MatteoValente, sottolineando come la sinergia tra il personale delle Volanti, Polizia Scientifica e Squadra Mobile ha portato a questo importante risultato dopo pochi giorni.
Inoltre Valente punta i riflettori sul vertice che ci sarà oggi in Prefettura al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica a cui parteciperà il Sottosegretario dell’Interno Nicola Molteni: «Auspichiamo nell’istituzione delle cosiddette “zone rosse” allo scopo di poter disporre un presidio permanente e statico di polizia nelle zone di maggior rischi».
Importante iniziativa del Comune di Rimini che ha voluto onorare due uomini che hanno lasciato un segno profondo nella storia italiana, lottando contro la mafia.
Ieri pomeriggio alle 18.00, nella rotonda che converge via Flaminia Conca, via della Repubblica e viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, si è svolta una cerimonia di inaugurazione della targa dedicata ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
All’evento ha preso parte il Segretario provinciale del SAP, Salvatore Giglia, che ha voluto ricordare chi ha dato la vita per la giustizia e la libertà: «Con grande emozione partecipo a questa splendida iniziativa e ringrazio l’assessore Bragagni per il cortese invito.Ricordo con profondo rispetto Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti delle scorte caduti insieme a loro: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina, che sapevano bene a cosa andavano incontro, ma non si tirarono indietro servendo lo Stato con coraggio, dedizione e senso del dovere».
E inoltre ha aggiunto Giglia: «Voglio rendere omaggio a ciascuno di loro, uno per uno, perché il loro sacrificio rappresenta un esempio per tutti noi. È dovere delle istituzioni e dei cittadini custodirne la memoria e continuare, con coerenza e impegno, il cammino da loro tracciato».
In merito allo schema di decreto relativo alle indennità per i servizi autostradali, abbiamo espresso il nostro apprezzamento per l’aumento degli importi previsti e per l’eliminazione dell’obbligo di raggiungimento dei livelli di copertura, riconoscendo così la gravosità e il rischio elevato dei servizi svolti in ambito autostradale.
Tuttavia, abbiamo evidenziato che ogni determinazione economica relativa al personale, comprese le indennità accessorie, deve essere oggetto di un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, come previsto dal D.Lgs. 195/1995. Non è accettabile che, come accaduto nelle recenti trattative con AISCAT, i sindacati siano stati coinvolti solo in una fase successiva.
Inoltre, abbiamo segnalato gravi disparità nell’erogazione dell’indennità autostradale al personale impiegato su tratte ANAS assimilabili a vere e proprie autostrade, come la Strada Statale 36 o alcune tratte della Toscana. Tali esclusioni generano inaccettabili sperequazioni tra operatori impegnati in attività analoghe, con pari livelli di rischio e responsabilità.
Infine, abbiamo richiamato l’attenzione sulla situazione della Sezione Polizia Stradale di Catania, dove l’indennità è riconosciuta al solo personale su strada, escludendo inspiegabilmente gli operatori amministrativi che svolgono funzioni essenziali di supporto.
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