La Segreteria Regionale del Sindacato Autonomo di Polizia di Basilicata vuole esprimere il proprio ringraziamento al personale della Squadra Mobile di Matera e della SISCO di Potenza, che con una brillante operazione a seguito di un servizio di osservazione e pedinamento anti droga, hanno tratto in arresto tre persone per detenzione di stupefacenti e porto illegale di arma sulla Autostrada A2. Quest’ ultima operazione conferma, se ce ne fosse bisogno, la grande professionalità dei colleghi che ancora una volta si sono distinti nello svolgimento del loro operato come quando a fine giugno in tempi record, con una operazione lampo hanno sventato una rapina a un portavalori nella città di Potenza, ricevendo anche il pubblico apprezzamento del Ministro dell’Interno che con un suo post aveva ringraziato i nostri colleghi, “per la professionalità e determinazione, che confermano ancora una volta l’altissimo valore delle nostre Forze dell’ordine.” Il SAP, come Organizzazione Sindacale sempre a fianco dei colleghi, invita a non sminuire il valore di queste operazioni facendole passare come ordinaria amministrazione, dimenticando lo spirito di servizio dei poliziotti, soprattutto in questi momenti in cui siamo diventati il bersaglio dei professionisti del disordine nelle nostre piazze.”
Nella notte scorsa si sono verificati due tentativi di furto ad Opicina (Trieste), che hanno destato particolare scalpore mediatico. Il Segretario Regionale SAP Friuli Venezia Giulia Lorenzo TAMARO, raggiunto dai cronisti de “Il Piccolo”, commenta : “Un tempo il Commissariato di Opicina poteva contare su trentacinque persone in organico e quindi si riusciva a garantire la presenza di una volante sulle intere ventiquattrore“, e aggiunge: “Purtroppo, ciò non è più assicurato. Ci sono appena dodici agenti e questo non consente di disporre di una volante sul territorio. Le nostre denunce trovano quindi conferma: i nostri mezzi e il nostro personale devono arrivare da Sistiana o dalla città…“.
“In questi giorni le forze di polizia sono state impegnate su tutto il territorio nazionale in imponenti servizi per garantire a tutti la libertà di esprimere le proprie idee e di manifestare. Purtroppo i soliti professionisti del disordine hanno rovinato e inquinato quelle che sono libertà costituzionalmente previste. Oltre 100 agenti feriti, vetrine spaccate, macchine incendiate, monumenti imbrattati sono il prezzo pagato in questo lungo fine settimana”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni. “Rivolgiamo un plauso a tutti i colleghi che sono stati fortemente impegnati, anche con turni di 15 ore continuative, pur di garantire il servizio e la sicurezza delle piazze. Esprimiamo la nostra solidarietà agli agenti rimasti feriti, augurando loro una pronta guarigione e che possano tornare presto in servizio”.
Il Segretario Provinciale del SAP di Pisa, Luca Collecchi, a seguito delle numerose manifestazioni che si sono succedute nei giorni scorsi, che hanno visto i numerosi colleghi impegnati in servizi di ordine pubblico nel territorio pisano, esprime una lucida analisi, dalle colonne del quotidiano Il Tirreno, su quanto accaduto. “Ancora una volta i poliziotti diventano bersaglio fisico e politico. Da una parte ci sono i nostri uomini e le nostre donne, che garantiscono ordine e sicurezza nelle piazze, dall’altra chi (politici, organizzatori o finti pacifisti) soffia sul fuoco e trasforma la protesta in scontro, usando la piazza come palcoscenico elettorale sulla pelle dei poliziotti.” Prosegue Collecchi “Noi non siamo né a destra né a sinistra: siamo lo Stato, siamo lo scudo dei cittadini. E pretendiamo rispetto. Gli scontri non nascono dal nulla: dietro c’è un metodo, uno schema ormai chiaro, che vede in prima linea gruppi organizzati con l’unico obiettivo di provocare e colpire la polizia. Una strategia nazionale che sfrutta l’onda mediatica e che trova sponde in certa politica e in chi non ha il coraggio di condannare fino in fondo la violenza. Chi davvero sta con la legalità lo dimostri con i fatti, non con slogan e dichiarazioni da campagna elettorale.”
Fin dalla giornata di venerdì scorso, 30 poliziotti del XV Reparto Mobile di Taranto sono stati impiegati a Roma nei servizi di ordine pubblico particolarmente delicati, legati alle manifestazioni. “Ancora una volta, il personale in divisa è stato chiamato a garantire sicurezza e legalità in un contesto caratterizzato da tensione, disordine e aperta ostilità verso le forze dell’ordine” spiega Fabrizio Santoro, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia. “In un clima di altissima tensione e pericolo costante, la situazione di ieri è progressivamente degenerata fino a sfociare in gravi episodi di violenza quando un gruppo di violenti facinorosi ha iniziato a bersagliare gli operatori con bottiglie, bombe carta e ogni sorta di oggetto contundente per diversi minuti, in un contesto di pericolo concreto e prolungato. Ancora una volta, il bilancio è stato pesante con sei colleghi di Taranto rimasti feriti, colpiti o storditi dalle esplosioni ravvicinate delle bombe carta e dagli oggetti lanciati. Il SAP esprime piena solidarietà ai colleghi feriti e condanna con fermezza l’ennesimo episodio di cieca violenza contro chi indossa una divisa.”
Lo scorso 20 marzo, a seguito della circolare prot. 018.1600/15759 del 27 febbraio 2025, emessa dalla Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria – la quale introduceva una modifica normativa sull’imponibilità fiscale dei rimborsi spese per missioni e trasferte dei dipendenti pubblici – avevamo scritto al Dipartimento per esprimere alcune perplessità che stavano, e stanno ancora, suscitando preoccupazione tra i colleghi interessati.
La modifica, che aggiunge un nuovo periodo al comma 5 dell’articolo 51 del TUIR, stabilisce che determinati rimborsi spese relative a trasferte o missioni, non concorrono a formare il reddito se i relativi pagamenti sono eseguiti con sistemi di pagamento tracciabili.
A riguardo avevamo espresso dubbi in merito alla tempistica con cui l’Amministrazione aveva preso coscienza delle problematiche applicative. In particolare, il ritardo di due mesi dall’entrata in vigore della norma sollevava preoccupazioni per coloro che avevano già svolto delle missioni a partire dal 1° gennaio 2025.
Un altro punto critico segnalato, sempre con nota del 20 marzo scorso, riguardava la compatibilità della normativa con l’anticipo missione o il rimborso forfettario, generalmente attribuiti in contante. L’introduzione dei bonifici bancari, d’altro canto, poteva comportare problematiche relative all’ISEE dei dipendenti e difficoltà di coordinamento con l’uso del mezzo privato per le missioni. Pertanto, avevamo proposto di avviare un confronto con l’Agenzia delle Entrate per avviare un regime transitorio.
Ad oggi, non avendo ancora ricevuto risposta ed avendo al contempo appreso che in alcune Questure il pagamento delle missioni relative ai primi due mesi del 2025 è avvenuto in contanti – con tutto ciò che ne deriva in termini di tassazione con aliquota massima come se fosse reddito – abbiamo inviato una nota di sollecito auspicando l’adozione di tutte le opportune determinazioni necessarie a risolvere tutte le criticità segnalate.
A Firenze manca il personale delle forze dell’ordine non solo per organici oggettivamente carenti a livello nazionale, ma anche per il carovita, a partire dal prezzo degli affitti per gli alloggi. Per Nicola Luconi, Segretario Provinciale Aggiunto SAP Firenze “la città è cambiata, ma la politica non ha fatto nulla per adattarsi e garantire i servizi necessari. In 15 anni” prosegue Luconi “300 posti auto in meno per chi lavora nelle forze dell’ ordine a Firenze. E non c’è nessuna soluzione abitativa per affitti calmierati in una città dove un appartamento si affitta a 500 euro a settimana.“
“Esprimiamo solidarietà” afferma Stefano Paoloni Segretario Generale del Sap “al collega dell’Arma dei Carabinieri ancora indagato per omicidio stradale a seguito della chiusura delle indagini relative all’inseguimento di Ramy. Da oltre sette mesi il collega è sottoposto a procedimento penale per aver cercato di svolgere al meglio il suo servizio e cercato di bloccare uno scooter in fuga. E’ importante che venga fatta chiarezza ma è altrettanto importante che questo avvenga nei termini più rapidi possibili. Abbiamo visto tutti le immagini dell’inseguimento. Il fatto che il collega sia ancora sottoposto a procedimento penale è un brutto segnale per chi è alla guida 24 ore su 24 di una gazzella o di una volante e che si trova a dovere effettuare degli inseguimenti per fermare un criminale. Serve una norma a tutela degli operatori delle forze dell’ordine” conclude Paoloni “che eviti l’imputazione per ‘atto dovuto’ e consenta una celere definizione delle responsabilità nel caso sussistano scriminanti come l’adempimento del dovere”.
Il SAP esprime la propria solidarietà al collega dell’Arma dei Carabinieri indagato per la morte di Ramy Elgaml attraverso le parole del Segretario Generale Stefano Paoloni lette durante la trasmissione “ORE 14” su Rai 2. Il fatto che il collega sia ancora indagato nel procedimento penale da oltre sette mesi, per aver cercato di svolgere al meglio il proprio servizio e cercato di bloccare uno scooter in fuga, è un brutto segnale per chi è alla guida, 24 ore su 24, di una Gazzella o di una Volante. Sottolinea Paoloni “Serve una norma a tutela degli operatori delle forze dell’ordine”.
La segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia di Potenza vuole esprimere il proprio Ringraziamento al personale della Questura di Potenza che con una operazione lampo ha arrestato quattro malviventi che avevano assaltato a mano armata il personale di un furgone portavalori. Gli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti della Questura denotando grande acume investigativo, prontezza di intenti e professionalità hanno individuato e arrestato i rapinatori nel giro di pochi minuti. Questa brillante operazione evidenzia la grande professionalità e lo spirito di servizio dei colleghi che ancora una volta si sono distinti ergendosi a garanti della incolumità collettiva al servizio dei cittadini della nostra città.