SICUREZZA: SAP ROMANO A CONGRESSO, DENUNCIA SU TAGLI PRESIDI
(AGENPARL) – Roma, 5 mar – Oltre 400 poliziotti provenienti da Roma e da tutto il Lazio hanno dato vita, presso l’Hotel Antonella di Pomezia, all’VIII Congresso provinciale e regionale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), uno dei maggiori. Una giornata intensa di lavori e dibattito che ha portato, nella mattinata del 5 marzo, all’elezione del nuovo Segretario Provinciale Sap di Roma, Fabio Conesta’. Nel pomeriggio, invece, c’è stata l’elezione del nuovo Segretario Regionale Sap del Lazio nella persona di Francesco Paolo Russo. I Congressi hanno registrato la presenza dei vertici della struttura nazionale del sindacato con i Segretari Generale Aggiunti Ernesto Morandini e Francesco Quattrocchi e con il Presidente Nazionale Gianni Tonelli, accompagnati dal Portavoce Nazionale Massimo Montebove e dal Consigliere Nazionale Roberto Fioramonti.
I sindacalisti hanno lanciato un grido d’allarme al Governo per i continui tagli alla sicurezza e per l’annunciata chiusura dei presidi: “Ancora una volta – ha detto il neo Segretario Provinciale Sap di Roma, Fabio Conesta’ – la capitale viene penalizzata da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza che vuole sopprimere tre commissariati molto importanti come quelli di Colleferro, Frascati e Genzano, chiudendo anche alcuni posti di polizia stradale e ferroviaria, senza contare il fatto che si vogliono azzerare le squadre a cavallo e quelle nautiche, che sono delle eccellenze. Noi non possiamo permetterlo e ci prepariamo, da Roma, a lanciare la nostra battaglia e la nostra mobilitazione”.
“Tutto il Lazio e’ fortemente penalizzato – ha detto il neo Segretario Regionale del Sap, Francesco Paolo Russo – e davvero ci risulta incomprensibile chiudere presidi di sicurezza anche a Viterbo, Rieti e Latina, dove invece ci sarebbe necessità di incrementare uomini e mezzi. La strada non puo’ essere quella di ridurre uffici e strutture. Noi da tempo indichiamo una via diversa, che e’ quella della razionalizzazione dei Corpi dello Stato, che sono ben 7 tra polizie nazionali e locali. Si abbia il coraggio di intervenire da questo punto di vista e, se si vogliono recuperare uomini, si riducano piuttosto le scorte ai politici che ancora sono troppe e soprattutto inutili, soprattutto a Roma”.
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