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SALVE TUTTE LE SEZIONI DI POLIZIA POSTALE E POTENZIATA LA SPECIALITÁ

News 22 Gennaio 2020
admin
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Si è tenuta presso la “Sala Europa” dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, la riunione per la riorganizzazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni, presieduta dal Prefetto Luigi Savina, alla presenza del Direttore Centrale per le Specialità, Prefetto Armando Forgione. Per la delegazione della parte pubblica presenti anche il Direttore delle Relazioni Sindacali Maria De Bartolomeis e il Dott. Ucci della Direzione Centrale delle Risorse Umane. Dopo più di un lustro di vere e proprie battaglie, portate avanti solo dal SAP, finalmente possiamo dire che la Polizia Postale e delle Comunicazioni sia salva. Per anni siamo dovuti intervenire a tutti i livelli e con ogni mezzo per contrastare i tagli e scongiurare le chiusure definitive, attraverso pubbliche denunce e campagne di sensibilizzazione, fino al coinvolgimento dei soggetti politici e degli organi di Governo. Il punto più basso si è toccato con le sforbiciate della legge Madia. La svolta definitiva è invece avvenuta durante il precedente Esecutivo (Lega- CinqueStelle) che, sposando le battaglie del SAP, ha inserito nel programma di Governo il blocco della prevista chiusura dei presidi di Polizia e la valorizzazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Grazie alla determinazione dell’allora Sottosegretario Molteni il Dipartimento della P.S. ha cambiato drasticamente la propria prospettiva, ha riconosciuto la funzione indispensabile della Polizia Postale per il contrasto dei reati informatici e ha deciso di potenziare questo settore. Adesso perciò viene prospettato un generale e consistente incremento, in termini di risorse umane, di quelli che costituiranno i futuri 8 Centri Regionali, le 9 Sezioni distrettuali e le 73 Sezioni per la sicurezza cibernetica, che si concretizzerà in una implementazione di 780 operatori, distribuiti fra le varie qualifiche, auspicabilmente operativi e a regime nel 2027. Particolare attenzione è stata posta nella Direzione dei suddetti Centri regionali che vedrà l’attribuzione della funzione a sei Dirigenti Superiori nelle città di Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli e Palermo; rimodulata in elevazione la Dirigenza di Catania e delle Sezioni distrettuali di Brescia e Salerno; comunicato anche il declassamento dirigenziale (da primo Dirigente a Vice Questore) per Ancona e Trieste ed il passaggio da Compartimento a Sezione Distrettuale di Campobasso e Potenza. Nelle intenzioni dell’Amministrazione vi è l’arricchimento dell’acquisita e già consolidata professionalità del personale interessato, sia tramite l’avvicendamento con personale qualificato (supposto l’inserimento negli organici di 300 Vice Ispettori tecnici opportunamente individuati fra i vincitori di futura procedura concorsuale), sia tramite corsi di formazione specifici che prevedano anche il contributo di formatori esterni ben qualificati. Per tutte le 73 Sezioni è previsto un organico di 14 unità da individuare fra le qualifiche da Agente Assistente sino a Ispettore. È stato precisato che i vertici di Poste Italiane, seppur informati sul progetto di riorganizzazione, non hanno per ora messo in discussione la convenzione in essere e di conseguenza la fornitura di mezzi e strutture. Pur nel generale apprezzamento per il piano che recupera e rivitalizza tutta l’organizzazione territoriale della Polposta, come sostenuto dal SAP, non si possono non rilevare alcune perplessità legate alle valutazioni che l’Amministrazione ha indicato per spiegare il potenziamento e il declassamento di alcune realtà geografiche, anche in considerazione della mancata esposizione di criteri e indici utilizzati e che ci verranno forniti solo al prossimo incontro. Secondo il SAP risulta sproporzionato prevedere Sezioni distrettuali composte da 35 unità gestite da un primo Dirigente con un VQA e un Direttivo, come anche prevedere 75 Sezioni tutte con la medesima pianta organica di fatto tralasciando le naturali e peculiari differenze territoriali. Sul numero degli Ispettori in decremento rispetto all’attuale pianta organica, pur recependo le rassicurazioni del Prefetto Savina, è stato rammentato che nel recente passato gli avanzamenti di carriera hanno di fatto distolto delle specificità professionali ben consolidate in altri Uffici diversi da quelli di origine.

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